COSA METTO NELLO ZAINO?

Luisa

04 Novembre 2019

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Il 17 Settembre 2019 si è tenuto presso il nostro doposcuola, un interessante incontro di presentazione sull’acquisizione del metodo di studio, tenuto dalla Dott.ssa Serena Neri, esperta Tutor dell’Apprendimento, che lavora c/o lo Studio di Psicologia e Logopedia di Carpi, sito in Via Peruzzi.

In questo primo incontro la Dott.ssa Neri si è focalizzata solo sui nostri ragazzi di Scuola Secondaria di Primo Grado (Scuola Media), coinvolgendoli e spronandoli al confronto diretto su temi, spesso sottovalutati, come: “Cosa metto nello zaino? Cosa serve per studiare? Come scriviamo sul diario? Pianificare lo studio e il materiale, la motivazione.” 

COSA METTO NELLO ZAINO?

Lista ragionata delle provviste indispensabili a sopravvivere al nuovo anno scolastico

L’inizio dell’anno scolastico, si sa, arriva accompagnato da ansie, attese, speranze, buoni propositi, programmi e istruzioni per l’uso elaborate un po’ da tutti. Noi abbiamo provato a chiedere ad un esperto, ad una Tutor dell’Apprendimento, la Dr.ssa Serena Neri, quali siano gli accorgimenti fondamentali per acquisire quell’importantissimo “metodo di studio” che è alla base del successo scolastico.

Innanzitutto è fondamentale l’equipaggiamento: per imparare a studiare, bisogna trovarsi nelle giuste condizioni e con la giusta dotazione di “cose”. Ed ecco allora i quesiti fondamentali: cosa metto nello zaino? Ovvero, cosa occorre per studiare?

 

Girando la questione ai diretti interessati, abbiamo ottenuto le risposte più disparate: dal bianchetto al dizionario, passando per astuccio, appunti, libri, diario, cervello, CERVELLO!, sì, poi METODO!

 

Ognuna delle cose elencate è fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo, a patto che se ne faccia un uso proprio e funzionale; prendiamo per esempio il diario: ecco, il diario è sicuramente quel plico di pagine su cui scarabocchiare, annotarsi frasi celebri, attaccare carte e adesivi, ma non dimentichiamo che il diario è il primo strumento utile per imparare a studiare, poiché la sua funzione è quella di essere un segretario che ci dà notizia dell’orario scolastico, dei compiti, delle verifiche, dei voti…

Un diario ordinato e aggiornato consente di organizzare il lavoro da svolgere a casa, costruendo una gerarchia dei compiti da svolgere e aiutando nella pianificazione dello studio: è importante mantenersi in pari, rivedendo a casa gli argomenti spiegati durante le lezioni al mattino, ma anche avere uno sguardo verso il futuro e sapersi mettere avanti per non avere pomeriggi troppo impegnati.

 

 

In effetti la pianificazione del lavoro dovrebbe essere alla base della carriera scolastica: pianificare significa fare in modo di organizzarsi per non ritrovarsi in certi giorni sommersi dai compiti, cosa che, oltre ad aumentare il disamore per lo studio, impedisce di avere il giusto tempo da dedicare agli hobbies.

Purtroppo, però, è evidente per tutti che non basti organizzare bene i materiali e i tempi per saper studiare: occorre anche la motivazione, cioè la voglia di fare quella cosa; all’inizio la motivazione può  essere esterna a noi, come la promessa di un regalo se si raggiunge un certo voto, o l’incoraggiamento delle persone care, poi si innesca un meccanismo più profondo e potente: il desiderio di dimostrare che ce la si può fare con il proprio sforzo.

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