IL DOPOSCUOLA: L’ALTRA FACCIA DELLA DIDATTICA

Agla

16 Aprile 2021

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Il difficile ruolo del doposcuola dal periodo pre-Covid al lockdown totale, fino ai giorni attuali…

In cosa consiste il nostro lavoro? Qual è il nostro punto di vista? Vi sveliamo una formula magica.

IL DOPOSCUOLA: L’ALTRA FACCIA DELLA DIDATTICA

C’è la Scuola, con tutti i problemi ben noti che l’istituzione sta costantemente affrontando in questo periodo di emergenza sanitaria.

 

Ci sono gli Studenti, protagonisti diretti ed indiretti di questa situazione anomala, che da febbraio 2020 ha destabilizzato la loro formazione scolastica, sottoponendoli quotidianamente all’esperienza dell’ostacolo e dell’adattamento alle avversità.

 

Ci sono i Genitori, in bilico tra il rischio di vittimizzare il proprio figlio e la scelta di lasciargli troppo spazio d’azione. Che fare allora? Da un lato è giusto concedergli il diritto di lamentarsi, dall’altro è importante invece dargli una motivazione per crescere e superare le difficoltà.

 

C’è la DaD che, in zona rossa, attanaglia tutte le classi di ogni ordine e grado. Una didattica che lascia indubbiamente spazio a dubbi e lamentele per la presenza di corpi da uno schermo all’altro spesso incapaci di interagire con efficacia e di relazionarsi tra loro nel modo più consono, tralasciando l’aspetto psicologico delle singole individualità.

 

Ci sono i Docenti, che in DaD sicuramente non riescono ad insegnare come vorrebbero; anche in presenza però si devono districare tra labirinti di  mascherine impazzite, spesso indossate in modo scorretto, abbracci fugaci tra studenti, purtroppo soffocati sul nascere come da protocollo sanitario, voci non sempre percepibili in modo nitido durante le interrogazioni ed una generica sensazione di scarsa attenzione da parte della propria classe.

 

E poi CI SIAMO NOI, tutor ed educatori del centro studi, un punto di riferimento didattico dove si ritrovano i ragazzi al pomeriggio, in cerca di risposte e di solide basi per migliorare la propria situazione scolastica. Ma ragazzi, diciamo la verità, siamo veramente solo questo per voi?

Beh, in verità siamo tanto di più…

 

In primis, per alcuni potremmo essere purtroppo un peso, soprattutto per coloro che, controvoglia, sono costretti dai propri genitori a frequentare lezioni pomeridiane, mentre preferirebbero rimanere a casa nella loro stanzetta a chattare con i propri amici e a preparare balletti da pubblicare su Tik Tok.

 

Per altri siamo certamente un sollievo, una mano amica che li accompagna nel percorso extrascolastico, che li aiuta nello svolgimento dei compiti e resta loro vicino quando non riescono a capire un argomento, dissuadendo il velo di nebbia che li avvolge e spronandoli a dare il meglio di sé.

 

Per molti ragazzi quindi siamo un vero e proprio supporto, sia didattico che psicologico.

Ma in cosa consiste veramente il nostro lavoro?

 

Spesso ci dobbiamo sedere accanto a loro e fare una cosa semplicissima, ma allo stesso tempo molto difficile: RIMANERE IN ASCOLTO. Solo così riusciremo a creare un rapporto di fiducia solido e duraturo, un legame che ci permetterà di supportare i ragazzi in modo concreto.

 

Il percorso formativo che avviene all’interno del nostro centro studi e quindi, in primis, il servizio di doposcuola che viene fornito, rappresenta un punto di partenza fondamentale per incentivare alla motivazione allo studio e per porre le basi di un solido metodo di apprendimento.

 

Inoltre, in questa vita così frenetica e così caoticamente organizzata, facciamo quotidianamente del nostro meglio per presentarci ai nostri ragazzi e alle loro famiglie come la boccata d’ossigeno di cui hanno spesso necessità.

 

Il nostro punto di vista

 

Cerchiamo di essere sempre puntuali ed efficienti in ambito formativo e didattico, ma quello che ci preme è farvi capire il punto di vista di chi lavora nei centri studi, di coloro che tutti i giorni accolgono i  ragazzi e li supportano.

 

Per i nostri tutor e tutto il personale docente è una sfida costante ed è estremamente stimolante dal punto di vista intellettivo.

 

Ogni pomeriggio suona il campanello e sale al terzo piano un adolescente… una personalità complessa, spesso una maschera, un teenager a volte caratterialmente difficile, verso il quale è nostro dovere capire come rapportarci per ottenere la sua fiducia.

Chi riveste il ruolo di tutor/docente del doposcuola, sa che non potrà interagire con tutti allo stesso modo.

 

Da una parte infatti ci potrà essere il ragazzino timido ed introverso, che fatica a parlare e ad esporre un concetto e che avrà bisogno di più tempo per costruire ed assimilare un proprio metodo di studio.

 

D’altra parte invece, ci potrebbe essere il chiacchierone, l’estroverso, che ha più voglia di mettersi in mostra, finendo celermente il compito e pretendendo di essere subito seguito per la correzione… con la speranza segreta di correre a casa a giocare alla playstation.

 

C’è spesso lo svogliato, o meglio il demotivato, che si ritrae non appena gli chiediamo di essere interrogato, spesso è restio nel rispettare le consegne degli esercizi e non ha ancora interiorizzato il valore intrinseco del poter studiare all’interno del nostro doposcuola.

 

C’è il sovversivo, l’anarchico che sostiene che sia meglio eseguire i compiti più facili per i giorni a venire, tenendo per ultimi quelli per il giorno dopo, solitamente perché si basano su un preventivo studio che, puntualmente, non è stato svolto… Eh già, accade anche questo…

 

C’è l’ansioso, colui o colei che si impegna veramente tanto nello svolgimento degli esercizi, imparando in modo mnemonico paragrafi di storia e formule geometriche, per poi sprofondare nell’angoscia più profonda non appena perde il filo del discorso o non comprende del tutto i dati di un problema.

Se sei arrivato a leggere fino a questo punto, significa che l’argomento è di tuo interesse, o perché fai parte probabilmente dello staff di un centro studi, o perché sei un genitore e hai rivisto per un attimo tuo figlio in una delle personalità elencate poco fa.

 

Ecco quindi che la domanda più logica da fare in questo momento è: come si procede di fronte ad una moltitudine così eterogenea e complessa di personalità? 

 

Dopo anni di esperienza, dopo sbagli, ma anche risultati concreti, una piccola “formula magica” la possiamo rivelare: con un’iniezione di fiducia, pillole efficaci di didattica, uno sciroppo di nozioni ben inserite nel contesto giusto ed una barretta energetica di voglia. Si somministra quotidianamente se possibile, o comunque in modo regolare, senza sosta e con tanta pazienza.

Settimana dopo settimana, mese dopo mese, i risultati cominciano ad arrivare. Mai abbandonare la speranza.

 

Ed ecco che il timido comincia ad aprirsi, a chiedere aiuto, a guardarti negli occhi sostenendo il tuo sguardo, dimostrando a se stesso che non serve a nulla nascondersi nell’ombra o parlare con un filo di voce per la paura di essere giudicato.

 

Ecco che il chiacchierone non pensa più costantemente a correre a casa per accendere la Play, ma finalmente conosce e mette in pratica il concetto di pazienza e di riflessione su quali siano effettivamente le priorità del pomeriggio.

 

Ecco che il demotivato inizia ad avere più autostima, a mostrare con orgoglio che ce la può fare, consapevole del fatto che la strada è ancora lunga ed irta di ostacoli, ma che ha accanto a sé persone che lo possono supportare nella sua ascesa.

 

Ecco che il sovversivo ritrova la lucidità persa, si ricorda di mettere nello zaino i libri giusti e finalmente ascolta ed accetta i nostri consigli sulla corretta ottimizzazione del pomeriggio di studio.

 

E l’ansioso? Beh, lui o lei, impara a respirare, impara l’arte della calma, del superare l’ostacolo emotivo in modo brillante. Impara a brillare di luce propria, dando un senso profondo alle proprie parole che, l’una dopo l’altra, costruiscono discorsi meravigliosi.

 

In quanto tempo accadranno queste trasformazioni è difficile a dirsi, ma sappiamo che accadranno, sappiamo che dedicare tempo, risorse e strumenti ai ragazzi non è mai sbagliato.

 

Le ragioni di una scelta

 

Ci troviamo così a sostenere in questo articolo le ragioni di una scelta, la nostra scelta di lavorare in un centro studi e di dare un supporto motivazionale e didattico nel miglior modo possibile ad ogni ragazzo che decide, autonomamente o meno, di iniziare un percorso di studio ed aiuto compiti pomeridiano.

 

Tutti i giorni tentiamo di fornire saperi, strumenti intellettivi utili ai nostri ragazzi, dispensiamo consigli, trattiamo i ragazzi con la consapevolezza che un giorno dovranno cavarsela da soli e dovranno affrontare la società, mostrando diverse abilità, seguendo le proprie ambizioni ed i propri sogni.

 

Questi siamo NOI, questo è MONDOSTUDI ARCHIMEDE. Sempre in ascolto, sempre per loro, i nostri ragazzi.

 

 

 

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